Intervista a Elia Rossetti
Ivan Scimonelli ed Elia Rossetti sono i fondatori del Wing Foil Tour, primo circuito agonistico dedicato al Wing Foiling.
Inaugurato lo scorso anno, il Wing Foil Tour ha richiamato da subito l’attenzione degli appassionati con la disputa di due prove sulle tre in programma. Parliamo di quella inaugurale, svoltasi nelle acque di Cecina, e della seconda, che invece ha visto come teatro le acque di Malcesine sul Lago di Garda. Purtroppo la terza ed ultima prova, quella che si sarebbe dovuta disputare a Porto Pollo in Sardegna, è stata annullata a causa dell’emergenza sanitaria.
Quest’anno il Wing Foil Tour comprende sia un calendario nazionale, da cui uscirà il Campione Italiano, che uno internazionale. Non a caso, questa ultima appendice del circuito è stata chiamata International Wing Foil Tour. Purtroppo il primo contest di quest’ultimo campionato, quello di Cape Town (SA), è stato rimandato a dicembre 2021 a causa di un peggioramento dell’andamento dei contagi registratosi in Sud Africa. Recentemente abbiamo intervistato Elia Rossetti.
Ciao Elia e benvenuto nel nostro spazio virtuale dedicato alle interviste. Ci puoi parlare di te e del progetto Spot 1 (che riprenderò con domande specifiche più avanti)?
Come tutte le persone con le quali ho la fortuna di collaborare, sono un appassionato di tutti gli sport legati al surfing. Il nostro centro Spot 1 Surf School Center di Cecina Mare è dai primi anni 90’ il punto di riferimento per tanti amici. Grazie all’esperienza maturata nel tempo ci dedichiamo all’insegnamento dei grandi classici come il windsurf, il surf ed il sup, e dallo scorso anno abbiamo introdotto anche il wing.
Come noi, voi siete stati fra i primi a credere alle potenzialità a livello agonistico ed amatoriale del Wing Foiling. Prevedibilmente, iniziano ad affermarsi sotto-discipline dello sport, come quella del Freestyle, del Wave Riding e dello Slalom/Racing. Proprio quella del Wing Foil Racing sembra la declinazione con il più alto potenziale di sviluppo a livello agonistico. Sei d’accordo?
Sicuramente il Wing Foil Racing è per il momento ancora più accessibile ad un maggiore numero di riders. Il freestyle se parliamo in termini di competizioni internazionali, ha già raggiunto un livello stratosferico, difficilmente raggiungibile dai comuni mortali.
Il Wing Foiling ha potuto capitalizzare i progressi compiuti negli ultimi anni sulle attrezzature destinate al Kitesurfing e al Foiling in generale. Ritieni che possano esserci ancora sostanziali sviluppi a livello di materiali?
Lo sviluppo non si ferma, ed è un bene che sia così, a mio avviso andremo verso una specializzazione dei materiali in base alla disciplina praticata.
Parlando del Wing Foil Tour, volevo innanzi tutto complimentarmi, immagino a nome di tutti i nostri visitatori, per tutti gli sforzi compiuti che hanno portato alla organizzazione del primo circuito agonistico di Wing Foiling nel nostro Paese. Proprio per questo, la prima domanda relativa al Tour è scontata: quanto è stato ed è difficile per voi riuscire a gestire il Campionato nel contesto di una situazione così incerta?
E’ stato molto difficile, in dei momenti non nascondo anche frustrante, ma alla fine c’è stata una bella soddisfazione per gli eventi portati a casa. Il Wing Foil essendo una disciplina ancora molto giovane non è ancora riconosciuta da nessuna federazione, ma non nascondiamo di avere interlocuzioni costruttive con alcune federazioni. Organizzare un campionato non è semplice specialmente fuori dai confini nazionali, e soprattutto con questa incertezza che si respira ovunque, lavori mesi e mesi per vedere tutto vanificato.
Immagino quanto sia frustrante per voi andare avanti con l’organizzazione degli eventi in questo momento. Come abbiamo visto nel caso del Sudafrica, tutto può cambiare nel giro di una settimana o di qualche giorno. Vi siete imposti dei limiti temporali per “chiamare” o meno un evento?
Abbiamo deciso di andare avanti fino a quando ce n’è stata data la possibilità, poi le restrizioni governative hanno fatto la loro parte. Ed è quello che faremo in seguito, in caso di problemi relativi all’emergenza sanitaria gli eventi saranno posticipati in accordo con gli organizzatori locali, così come è successo per il Sud Africa.
Ci sono requisiti da soddisfare, da parte di una struttura, per poter organizzare una tappa del circuito nazionale?
Certo, per fare una tappa di campionato è necessario essere in possesso di requisiti tali da poter garantire il miglior svolgimento possibile dell’evento. Questi possono essere relativi alla sicurezza in mare, boe, campo di regata, servizi per gli atleti, spot, condizioni meteo, etc…
Sarebbe molto interessante poter contare su un canale YouTube con il live streaming o almeno gli highlights giornalieri degli eventi. Prevedete di creare il vostro canale?
Il live streaming parte col 2021, saremo in diretta sui nostri canali social. A breve arriverà anche il canale YouTube, per adesso su www.wingfoiltour.com troverete tutti i video dei nostri eventi.
Riguardo alle prove di Freestyle, il giudizio sulle performance degli atleti è ovviamente soggettivo ed è demandato ad una giuria. Come organizzate quest’ultima numericamente e come vengono assegnati i punteggi nelle varie heat?
La giuria di solito è composta da 3 persone una delle quali è Head Judge. I punteggi vengono assegnati in base alla difficoltà della manovra, alla sua esecuzione, la varietà durante la heat, lo stile…
A parte le prove agonistiche, ciascuna tappa dovrebbe essere caratterizzata da eventi di contorno orientati alla promozione dello sport (Wing Foiling clinics, demo di materiali ecc.). Sappiamo che SABFoil Moses ed Ensis sono i main sponsor del circuito. Saranno organizzati, durante gli eventi, demo di materiali dei due brand?
Siamo molto orgogliosi di essere supportati da brand come SABFoil Moses e da Ensis, i quali producono materiali dalle altissime prestazioni, con una grande attenzione alla qualità del prodotto e alla massima soddisfazione del cliente. Durante tutti gli eventi sarà possibile provare i materiali nei giorni precedenti.
Teniamo a precisare che il 28/29/30 Aprile faremo il primo corso istruttori di I livello con la Wing Foil Academy, un braccio importante del nostro staff dedicato alla formazione.
Ritieni che in futuro possa essere instaurata una qualche forma di collaborazione con l’altro tour agonistico, il GWA, anche per evitare sovrapposizione di eventi o escludi a priori questa possibilità?
Siamo stati contattati a luglio da GWA, ai quali abbiamo proposto una linea comune da condividere e un tavolo permanente di lavoro con l’obiettivo di andare su un’unica strada, ma al momento non abbiamo avuto risposta.
Lasciamo ora l’argomento dei due tour per parlare di Spot 1, da tempo una realtà consolidata nel campo delle scuole destinate all’insegnamento degli sport acquatici di scivolamento, oltre che online shop. Intanto, vorrei farti i complimenti per il logo che è semplicemente straordinario: comunicativo, ironico … non riesco a trovare gli aggettivi. Fra l’altro, ci siamo incrociati in Sardegna sulla costa Est alcuni anni fa e pretesi un paio di adesivi del logo, che custodisco ancora gelosamente. Venendo alla domanda, sta accadendo ciò che era facile prevedere: principianti, che si spacciano, o vengono spacciati, per istruttori. Siti fondati da totali incompetenti della materia e parlo di individui che non hanno neanche mai fatto un bordo con attrezzature da Wing Foiling ecc. La vostra scuola è una delle pochissime in Italia in grado di formare adeguatamente un allievo. Ci puoi parlare dei vostri corsi di Wing Foiling in dettaglio?
Grazie mille per il bellissimo feed back… I nostri corsi rispettano gli step fondamentali per l’apprendimento del Wing ovvero la gestione dell’ala a terra, in acqua con una tavola senza hydrofoil, e successivamente il passaggio al wingfoil vero e proprio, il tutto seguiti in acqua dal gommone indispensabile per un corretto apprendimento. È importante rivolgersi a scuole con istruttori competenti, e strutture adeguate, in grado di fornire un servizio di qualità in termini di professionalità e sicurezza.
Immagino che la maggior parte degli allievi dei vostri corsi di Wing Foiling provengono dal Kitesurfing e/o dal Windsurfing. Ne avete avuti alcuni che non avevano esperienze pregresse nella pratica di altri sport acquatici?
Ci sono tantissimi allievi che non hanno esperienze pregresse negli sport acquatici, questo ci deve far capire che è sbagliato vedere il wing come un fratello minore di altri sport, ha già una propria entità molto appetibile per chiunque. Ovviamente chi ha già praticato sport simili è facilitato nell’apprendimento.
Quanto è difficile insegnare il Wing Foiling ad un allievo che non abbia mai avuto esperienze di Foiling in genere?
Abbastanza, soprattutto fino a quando non si ottiene un’ottima padronanza dell’ala che permette di aiutare a colmare il gap tecnico necessario per usare correttamente il foil.
Sempre con riferimento alla scuola Spot 1, quanto ha pesato e sta pesando la pandemia sullo svolgimento delle vostre attività?
Sinceramente in termini di affluenza non abbiamo sentito differenze. C’è stata solo la necessità di mettere in atto i protocolli di prevenzione anti-covid19.
Personalmente ritengo la nostra libertà, anche in un periodo di emergenza sanitaria, inviolabile. Eppure tutti noi appassionati di sport acquatici di scivolamento stiamo facendo i conti con una situazione che sta assumendo francamente i contorni del surreale, non solo in Italia, ma a livello globale. E’ di qualche giorno fa la notizia dell’arresto, da parte della Polizia sudafricana, di un kiter che ha avuto la sola colpa di andare in acqua malgrado il lockdown imposto dalle Autorità locali. Episodi del genere si sono peraltro verificati in altri Paesi ai danni di surfisti, windsurfisti ecc. Se davvero qualcuno fosse realmente interessato alla nostra salute non impedirebbe ad uno sportivo di praticare, individualmente ed in tutta sicurezza, lo sport che ama anche al di fuori del proprio comune. Cosa pensi al riguardo?
Di per sé, Ia pratica dei nostri sport ci espone ad un bassissimo rischio di contagio, per cui se le persone adottassero comportamenti responsabili, non vedo perché limitarci. Le realtà però sono tanto diverse tra loro, l’importante è mettere al primo posto la salute delle persone, e delle comunità che ci ospitano nei loro spot.
Grazie ed un augurio, da parte di tutto lo staff di www.wingsurfmag.it, per la migliore riuscita dei due Wing Foil Tour 2021.
Per informazioni sul Wing Foil Tour o per iscriversi a oppure organizzare una tappa, fare riferimento ai seguenti contatti:
WING FOIL TOUR | a real championship on several stages ??
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Mob: +39 3476317186 (Elia Rossetti)
Mob: +39 3356257124 (Ivan Scimonelli)
info@wingfoiltour.com
www.wingfoiltour.com
Immagini © Spot 1, Martina Orsini, Wing Foil Tour