Curiamo al meglio la muta
Tempo ormai di lasciare pantaloncini e lycra negli armadi e di indossare la muta, via via più pesante.
Il costo di una buona muta non è certo indifferente. Come possiamo quindi curarla al meglio per prolungarne la durata?
Il primo è un consiglio che potrebbe sembrare pittoresco ma che rende l’idea su quelli che seguono: prendetevi cura della muta e lei si prenderà cura di voi … mantenendosi calda e non maleodorante. Ma veniamo ai suggerimenti.
Usate sempre un changing mat
I changing mat, cioè quelle sacche per mute impermeabili espandibili a tappeto circolare sono essenziali per togliersi la muta e trasportarla in auto. Inoltre evitano che la muta stessa possa danneggiarsi in fase di svestizione, ad esempio sull’asfalto, o che possa sporcarsi. Quello prodotto da Northcore, disponibile su Amazon.it, è certamente uno dei più validi ed è molto utile anche per trasportare in auto la muta ancora bagnata in quanto, opportunamente piegato, impermeabile.
Lavate sempre la muta con acqua dolce e fresca dop ogni uscita
Il potere corrosivo del salino è, senza esagerazione, enorme. Pensate, tanto per citare un esempio, alle auto più datate di chi vive in una località che si affaccia sul mare. Questo è il primo, importante, motivo. Ne esiste un secondo: tutti noi facciamo pipì nella muta e questa è un’altra buona ragione per lavarla. Fra l’altro, ciò si può benissimo fare subito dopo una session, disponendo di una ghirba di acqua dolce. L’ideale è di lavare l’esterno della muta mentre la si ha ancora indosso e l’interno una volta effettuata la svestizione. A tal proposito, può tornare molto utile una doccetta portatile da campeggio o addirittura una elettrica. Le migliori che abbiamo sperimentato fino ad oggi sono le seguenti:
Attenzione: se tornate a casa con la muta dovreste evitare di svestirvi e di lavare quindi la muta sotto l’acqua calda nella doccia. Il neoprene è infatti particolarmente sensibile al calore. La muta va dunque lavata accuratamente con acqua fredda, sia la sua parte interna che quella esterna.
Fate sempre asciugare la muta dopo averla lavata
Dopo averla lavata accuratamente, la muta va fatta asciugare, preferibilmente non al sole per evitare che i raggi ultravioletti possano danneggiarne il tessuto della muta stessa più di quanto non avvenga durante il suo uso regolare. Alcuni ritengono che il modo migliore di disporre la muta in questa fase consiste nel piegarla a metà su una grossa stampella per pantaloni ma anche lasciarla appesa su una stampella può andar bene.
Una raccomandazione importante, soprattutto se non si usa di nuovo la muta nei due giorni successivi, consiste nel girarla di nuovo una volta che la fodera interna si è asciugata.
Fra l’altro, lasciare mute mono foderate con la parte di neoprene sulla stampella contribuisce a rovinare tale materiale creando screpolature.
Attenzione: far asciugare la muta in un asciugatore (dryer) è assolutamente sconsigliato. A tal punto, infatti, che è meglio lasciarla e/o indossarla umida! Gli asciugatori distruggono le mute!
Conclusioni
Seguendo i pochi ma importanti suggerimenti di cui sopra, la vostra muta durerà molto di più e non sarà circondata da quell’odorino non certo assimilabile ad un profumo CK!
Immagini @ www.wingsurfmag.it