Foil piccolo/Wing grande Vs. Wing piccolo/Foil grande
A parte la scelta della tavola, uno dei dilemmi del Wingfoiler consiste nello scegliere il combo wing/foil ideale a seconda delle condizioni e della disciplina in cui cimentarsi.
Premessa
Come tutti i praticanti esperti sanno, tenere la soprainvelatura nel Wing Foiling è piuttosto agevole, a patto di non impiegare, in tali condizioni, un foil con ala anteriore di superficie troppo elevata. Anche in questo caso, comunque, spesso si riesce a rimanere in acqua, sia pure con difficoltà. Ovviamente lo scenario ideale consiste nell’impiegare un wing ed un foil adeguati in base alle condizioni, alla propria esperienza e al tipo di disciplina (freestyle, wave, cruising).
Resta comunque il fatto che giocare con la superficie del wing e del foil può aiutarci a massimizzare il divertimento in acqua. Se, ad esempio, ci troviamo in condizioni di sottoinvelatura e non disponiamo di un wing più grande un foil con ala anteriore di maggiore superficie può consentirci di salvare l’uscita. Ovviamente, vale il ragionamento contrario e quindi l’impiego di un foil più piccolo può aiutarci molto in condizioni di soprainvelatura. Entriamo quindi nel dettaglio di questi due scenari, analizzandone i pro e i contro.
Foil piccolo/Wing grande
Partiamo da una considerazione: più piccola è l’ala anteriore di un foil e più ridotto è il suo bordo di attacco, maggiore sarà tendenzialmente la sua velocità.
Impiegare quindi un foil piccolo e veloce con ala anteriore ad alto aspetto dai 700 ai 1000 cm2 di superficie in condizioni di soprainvelatura ci consentirà di raggiungere velocità più elevate ed una maggiore altezza nei salti.
Infatti, maggiore è la velocità che precede lo stacco maggiore sarà la proiezione in alto del salto ed essa può essere ulteriormente incrementata dalla soprainvelatura.
Quando parliamo di soprainvelatura parliamo di un wing di almeno una taglia superiore rispetto al suo limite di vento superiore. Un combo del genere è quindi indicato soprattutto per il freestyler avanzato che intende effettuare trick ad altezze elevate. Anche per il freeride veloce questa combinazione può rivelarsi ideale. In ogni caso, un foil piccolo richiede il possesso di una buona tecnica di base che necessita di tempo per poter essere consolidata. Se proprio dovessimo raccomandarvi due foil estremamente veloci che si prestano ad un uso del genere, non possiamo fare a meno di menzionare il SAB W800 da 840 cm2 di superficie ed il suo fratello maggiore, il W1000 con superficie di 987 cm2. Fra l’altro, quest’ultimo è anche indicatissimo per il downwind/pumping con vento forte.
Foil grande/Wing piccolo
Come abbiamo accennato in precedenza, entro certi limiti si può uscire sottoinvelati, a patto di impiegare un foil con ala anteriore di generose dimensioni e di possedere una buona tecnica di pumping. Questo combo può rivelarsi ideale nel downwind/pumping e, in generale, in tutte quelle uscite in cui si intende privilegiare la manovrabilità dell’ala e quindi, tipicamente, nell’apprendimento di nuove transizioni come il 360 e la virata nelle sue due declinazioni. In questi casi è raccomandato l’impiego di un foil stabile che riesca a mantenere un buon abbrivio anche a velocità basse. Due prodotti molto performanti su questo piano sono il SAB W1100 da 2100 cm2 di superficie e, per i più leggeri, il GoFoil GL180 da circa 1200 cm2.
Una via di mezzo?
Nel dubbio, quando cioè le condizioni non garantiscono che questi due setup possano esprimersi al meglio, il tutto sempre relativizzato allo skill e alle caratteristiche fisiche del wingfoiler, si può puntare ad un combo wing/tavola/foil che non ci faccia patire le pene dell’inferno in condizioni di sottoinvelatura, ma che sia comunque performante anche se il vento dovesse rinforzare. Un Foil che stiamo apprezzando moltissimo per la sua versatilità è il nuovo SAB W799 Balz Pro (Kit S92799). Pur non garantendo un potenziale di velocità pari a quelli del W800 e del W1000, il W799 è un foil veloce con un lift ben superiore a quello che le sue dimensioni potrebbero suggerire. Molto adatto ad un uso freestyle, si comporta bene anche fra le onde e nel freeride veloce.
Conclusioni
Dopo aver costruito con saggezza il nostro quiver, con almeno due/tre wing ed un ecosistema di foil, non solo è possibile, ma è anche raccomandato esplorare il potenziale di combinazioni (wing/foil) che in qualche modo vadano aldilà di quelle raccomandate per le varie condizioni di impiego. In ogni caso, il punto di arrivo del wingfoiler esperto è quello di impiegare foil con ali di superficie ridotta in condizioni di leggera o forte soprainvelatura, sia per il freestyle che per il freeride.
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