Un (economico) belt leash alternativo al SUP coil leash
Il SUP coil leash (leash telescopico o a spirale) viene in genere raccomandato non solo per il SUP Racing/Foiling ma anche per il Wingsurfing.
Il SUP calf coil leash. I problemi
Il problema più fastidioso creato dal leash telescopico quando assicurato alla caviglia o al polpaccio è dovuto all’effetto cavo telefonico incrociato che si traduce nella presenza di attorcigliamenti. Essi possono essere difficili, se non impossibili da districare mantenendosi nella posizione eretta sulla tavola. Indossato alla caviglia, il leash a spirale può a sua volta innescare criticità inerenti alla sicurezza.
Infatti, nel caso di un coil leash attorcigliato, la sua normale estensione massima può subire un significativo accorciamento, con conseguenze facilmente immaginabili. Nel Wing Surf in particolare, il tutto è complicato dalla necessità di indossare un altro leash, quello che va assicurato al polso. Quindi la funzionalità di entrambi deve essere totale. Vale la pena anche segnalare il fatto che dopo ogni virata il leash telescopico esso risulta sempre impigliato alle gambe.
Quale può essere allora la soluzione al SUP coil leash? Quella di indossare un coil leash! No, non siamo impazziti. Un coil leash può effettivamente essere estremamente funzionale cambiando semplicemente il punto in cui indossarlo. Nella fattispecie, dalla caviglia o polpaccio, ai fianchi.
La soluzione: SUP belt coil leash
Fermo rimanendo che si può sempre escogitare una soluzione DIY, sono presenti sul mercato da tempo SUP coil leash progettati per essere indossati alla vita. In altri termini, la connessione al rider viene assicurata da una vera e propria cinta di materiale sintetico con fibbia di plastica. Uno dei più convenienti, quello che stiamo impiegando ormai tutti noi dello staff di wingsurfmag.it, è presente su Amazon.it e può essere acquistato, in diversi colori, ad un prezzo di circa 25€.
La cinta va ovviamente indossata con la connessione al coil leash posteriormente rispetto al corpo. In base alla nostra esperienza, non abbiamo riscontrato alcun effetto cavo telefonico incrociato in quanto il coil leash indossato ai fianchi risulta sempre in parziale estensione. Inoltre, anche in virata esso risulta immediatamente riposizionabile (basta sollevare parzialmente una gamba). Se vogliamo, l’unica criticità potrebbe consistere nel fatto che in situazioni di emergenza non è presente una semplice fascia di velcro da aprire ma una fibbia. D’altro canto è più veloce raggiungere con una mano i fianchi che non la caviglia o il polpaccio e quindi anche in questo caso l’opzione belt coil leash risulta preferibile.
Conclusioni
Vi possiamo assicurare che dopo ore ed ore spese in acqua, nessuno di noi tornerà mai più ad indossare sulla caviglia o sul polpaccio un SUP coil leash. Ci sentiamo quindi di raccomandare senza alcuna riserva il SUP belt coil leash.
In un prossimo articolo affronteremo la problematica del leash da polso. In realtà il belt coil leash può anche essere impiegato come leash dell’ala ma in questo caso non siamo rimasti soddisfatti dei risultati. Come anticipato a suo tempo, stiamo comunque sperimentando una soluzione DIY. La saga dei leash continua …
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