#WingsurfmagBlog 08/02/21 Session report

Ci sono uscite brevi ma molto divertenti. E’ il caso di quella di oggi.

Il vento di Ponente moderato ha reso l’uscita estremamente appagante nella prima mezzora ma poi è diventato piuttosto rafficato, con un calo improvviso che mi ha costretto ad uscire dall’acqua, peraltro con fatica in quanto è stata necessario agganciare un’onda per riuscire a tornare a riva evitando una nuotata e di finire potenzialmente contro le dighe situate in prossimità dello spot (Cancun, Lido di Latina).

Per l’occasione, a parte la fida Loose 4’8’’ e il Duotone Echo 4, sono tornato al GoFoil GL140 con pedestal e stabilizzatore da 18’’. Si tratta di un combo che fra le onde si esprime al meglio e che possiede inoltre eccellenti doti di robustezza, il che non guasta dovendosi confrontare con uno shorebreak sempre impegnativo da superare.

Proprio il superamento dello shorebreak con onda formata rappresenta, nemmeno troppo metaforicamente, lo scoglio principale da superare in molti dei nostri spot se ci si vuole divertire fra le onde. E attenzione! Questo vale sia nell’andare fuori che nel rientro. E’ proprio per questo che, una volta al largo, occorre sempre fare molta attenzione ai cali di vento, soprattutto se con le mareggiate si esce in spot in cui sono presenti scogli e/o dighe. Infatti, trascinare l’attrezzatura a riva o anche pagaiare proni sulla tavola, ci espone a incontri ravvicinati con scogli e dighe.

In effetti, l’unico modo di rientrare in sicurezza quando ci si trova a dislocamento in equilibrio precario su una tavola (sinker, nella fattispecie) è quello di prendere un’onda e … fare surf foil fino a riva, avendo cura però di mantenersi molto alti sul piantone nei break intermedi.

Con queste considerazioni, che spero possano andare a beneficio di alcuni visitatori, chiudo questo nuovo post nel blog. I prossimi giorni si preannunciano molto incerti in termini di condizioni e forse tornerò al windsurfing. Ahoy mates!

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