#WingsurfmagBlog. Due (difficili) Wingfoiling session …
I nostri test di materiali destinati al Wingfoiling continuano. Condizioni permettendo …
In attesa di ricevere il Gong Wing 7, che certamente ci consentirà di abbassare il limite inferiore di vento delle nostre session, le opportunità di andare in acqua non sono state molte, in realtà solo due. Entrambe sono state comunque piuttosto impegnative.
Quando le condizioni meteo peggiorano. Rapidamente …
La prima session è stata caratterizzata da condizioni di tempo perturbato, con un fronte temporalesco estremamente intenso che ha raggiunto rapidamente la costa tirrenica centrale. Esso ha causato un aumento repentino del vento, subito dopo l’entrata in acqua, da circa 13 Nodi di velocità media ad oltre 25! Come se non bastasse, il vento ha soffiato decisamente dal mare con mare mosso e grosse increspature.
Ancora una volta abbiamo apprezzato il fatto di poter regolare il Duotone Foil Wing 5, nella fattispecie estendendo il boma di circa 5 cm, cosa che ci ha consentito di avere un profilo più piatto e quindi più scarico e gestibile sotto raffica.
Infatti, con il fronte che visivamente si avvicinava, passare dal Foil Wing 5 al 4 avrebbe comportato una perdita di tempo assolutamente inaccettabile, ben sapendo che la session sarebbe stata breve, al massimo di un’ora come poi è accaduto. Breve ma intensa e molto appagante. A parte l’ala obiettivamente piuttosto grande per le condizioni, il combo Kalama SUP Carbon 5’ con GoFoil IWA e stabilizzatore Kai, si è dimostrato, una volta di più, perfetto.
Il Wingfoiling fra le onde? Divertentissimo!
Condizioni completamente differenti hanno caratterizzato la seconda uscita della settimana con una piccola mareggiata che l’ha sicuramente arricchita e resa in generale più adrenalinica.
Lo shorebreak è sicuramente molto insidioso e difficile da superare con attrezzature da Wingfoiling.
Esso di norma frange su un fondale estremamente basso e quindi l’unica opzione per superarlo consiste nel mantenere l’ala in aria e trascinare, in qualche modo, la tavola oltre le onde con il leash.
Superfluo aggiungere che in condizioni di onda occorre SEMPRE indossare un caschetto. Tornando alla session, il secondo break, presente su una secca sabbiosa a circa 30 m dal bagnasciuga, si è rivelato anch’esso piuttosto insidioso. Inoltre, il vento era piuttosto debole proprio dalla riva fino alla secca. Abbiamo apprezzato comunque la stabilità della Kalama SUP Carbon 5’ anche sulle schiume. Ciò ci ha consentito di superare, alcune volte a disclocamento, i frangenti, che nei set più grandi hanno raggiunto il metro e mezzo. La sensazione di effettuare molteplici transizioni già al largo sulle onde più grandi è stata semplicemente incredibile.
To be continued …
Molto interessanti le condizioni per i prossimi giorni! Lunedì riceveremo il Gong Wing 7. Stay tuned per il preview dell’ala su @WingsurfmagBlog.
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