#WingsurfMagBlog. Gong Wing 5 prima session
Finalmente siamo riusciti a provare il Gong Wing 5.
Teatro della session è stato lo spot di Badesi/La Ciaccia, situato a Nord della Sardegna. Come accaduto a Vignola alcuni giorni prima, siamo stati i primi wingfoiler ad uscire in quello spot e ciò ha catalizzato l’attenzione, oltre che dei bagnanti, anche degli appassionati di altri sport acquatici (Windsurfing, Kiteboarding) presenti nell’occasione.
Le condizioni
Le condizioni della session sono state piuttosto buone, con vento di Ponente/Maestrale che ha raggiunto i 19 Nodi anche se piuttosto rafficato e con direzione side-on e quindi parzialmente dal mare. A rendere anche più divertente la session è stata la presenza di onde, al massimo di 1 m, che frangevano saltuariamente sul reef roccioso alla destra dello spot. Va detto che uscire con attrezzature da foling a La Ciaccia comporta una certa dose di rischio se non si conosce bene lo spot. Ciò è dovuto al fondale roccioso piuttosto basso in alcuni tratti.
Gong Wing 5. Prime impressioni
Al solito abbiamo usato (in configurazione strapless) la tavola Kalama SUP Full Carbon 5’0” con il GoFoil IWA e stabilizzatore Kai, sicuramente la nostra combinazione tavola/foil preferita al momento. Passando quindi al Gong Wing, i nostri primi feedback sono essenzialmente positivi.
L’ala è infatti in grado di erogare la spinta, che non è certo indifferente, in modo piuttosto rotondo e progressivo ed è leggerissima.
Ciò malgrado la presenza di due stecche di irrigidimento di cui vi abbiamo parlato nel nostro preview. Detto che avevamo provato prototipi di wing dotati di maniglie a Maui lo scorso anno, passare di nuovo da wing con boma ad uno, appunto, con handles, ha richiesto qualche minuto di adattamento. E’ comunque poi stato estremamente intuitivo scegliere le maniglie giuste a seconda delle circostanze, pumping, navigazione, transizioni ecc. Naturalmente un’ala dotata di boma restituisce un feeling più diretto mentre una impugnabile tramite maniglie è più morbida.
Un aspetto in particolare che ci ha colpito positivamente è stata la buona galleggiabilità dell’ala anche trasversalmente proprio grazie alla presenza del bladder centrale. Questo è certamente un vantaggio rispetto ad ali dotate di boma che ne sono prive. La gestione dell’ala in partenza è infatti velocizzata in quanto non occorre quasi mai far defluire l’acqua dall’ala quando essa vi è adagiata con il bladder centrale in alto.
In attesa della prossima session
In definitiva, l’ala Gong ci è piaciuta molto ma prima di pubblicarne il review, attendiamo ovviamente di testarla anche in condizioni di sotto e sopra-invelatura. Ricordiamo che lo stesso faremo con la taglia di Gong Wing più grande, quella da 7 m2. Stay tuned sul blog per un report della prima session della …. “Grande Berta” dei wing!
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